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L'ARIANNA.
Mio nonno Pasquale era molto conosciuto nel nostro paese per la sua dedizione al lavoro artigiano. Negli anni diventò uno dei calzolai più affermati del territorio, specializzandosi nella ricercata e minuziosa 'lavorazione a sacchetto'.
La qualità e la comodità venne in poco tempo riconosciuta e le richieste divennero tante, al punto tale che l’esigenza di avere un’assistente divenne fondamentale.
Arianna.
Non si sa, se l’incontro fu voluto dal fato o solo dall’esigenza economica di una giovane in cerca di occupazione, tuttavia ogni pantofola nata dall’innovativo metodo, era unica e vedeva il massimo impegno della giovane aiutante.
La simbiosi si spingeva ben oltre l’impiego professionale e la donna, seppur poco esperta, era dotata di pensieri profondi e di grande moralità, che era solita esprimere durante le lavorazioni.
Passarono diversi anni, mio padre, divenne un affermato artigiano calzolaio di seconda generazione, cresciuto con le storie di Arianna, ne seguiva l’esempio nel lavoro come nella vita.
In un normale pomeriggio, come suo solito, durante la creazione di un paio di ciabatte, mi raccontò una delle leggendarie storie.
Dalla vecchia bottega di mio nonno, ci trasportammo in uno scenario surreale, dove protagonisti erano gli scacchi. Non potrò mai dimenticare le parole di mio padre :
“Vedi il pedone, è il pezzo più povero degli scacchi, ha mosse limitate, ma con costanza e sacrificio può raggiungere il bordo avversario e tramutarsi in una Regina libera di muoversi in ogni direzione, diventando quindi la pedina più importante e nobile della scacchiera.”
Quel racconto, fu di profonda ispirazione per me. Iniziai, così ad evolvere la tecnica consolidata di mio padre, la 'lavorazione a sacchetto' applicandola alle scarpe da donna, dalle ballerine al tacco dodici.
Anche se mai personalmente conosciuta, ancora ringrazio Arianna, la mia musa ispiratrice.
È grazie a lei se oggi, ho visto realizzato il sogno di poter far sentire ogni donna come una regina:
'libera di muoversi, senza vincoli ne’ tormenti'.
Gianluca Capuano